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28 marzo 2013

E' ARRIVATA LA COLOMBA...

Beh dopo la colomba veloce della Ale che avevo postato qui, dovevo assolutamente provare quella lenta di Adriano
È vero ci vuole un po’ di pazienza, ma il risultato davvero ripaga del tempo.
Non servono parole, bisogna provare per rendersi conto…
Non lasciatevi impressionare dalla descrizione…e per non farvi confusione riporto pari pari la spiegazione del suo autore
Io l'ho tagliata che era dopo 15 ore, ma bisognerebbe aspettare un paio di giorni, se ci riuscite a resistere!!!
 
LA COLOMBA A LIEVITAZIONE NATURALE

DI ADRIANO

Vale a dire:
Ingredienti 1° impasto (sera):
110gr lievito madre maturo, rinfrescato 3 volte con la stessa farina prevista dalla ricetta
355gr farina 00 W 380 – 400
100gr zucchero semolato
90gr burro (possibilmente di tipo bavarese)
1 uovo (medio)
3 tuorli
145 gr acqua

Montiamo la foglia, spezzettiamo il LM nell’acqua (26°) dove avremo messo un cucchiaio dello zucchero previsto, avviamo la macchina fino ad idratarlo.
Uniamo l’uovo e tanta farina quanta ne occorre per formare l’impasto; uniamo in sequenza un tuorlo e una spolverata di zucchero, seguiti a breve da una spolverata di farina, facendo in modo da esaurire i tre ingredienti contemporaneamente e facendo riprendere corda all’impasto prima del successivo inserimento.
Aggiungiamo il burro non troppo morbido, in tre volte, a metà inserimento ribaltiamo l’impasto.
Montiamo il gancio ed impastiamo a vel. 1,5, fino a che la massa non si presenterà liscia e semilucida.
Copriamo la ciotola con pellicola e trasferiamo in forno, con la sola lucetta accesa, per tutta la notte (ca. 12 ore). L’impasto dovrà triplicare.

Prepariamo un’ emulsione (*) con:
30gr burro – 15gr miele (poss. arancia o acacia) – 30gr cioccolato bianco – zeste grattugiate di 1 arancia e 1 mandarino (io polvere d’arancia essiccata)– semini di 1 bacca di vaniglia (o 1 cucchiaino di estratto) – tre cucchiai di liquore amaretto.

Sciogliere il burro ed il miele con gli aromi. Fuori dal fuoco aggiungere il cioccolato grattugiato e mescolare con una frusta fino a scioglimento completo, aggiungere il liquore.

Prepariamo la glassa (**) con:
125gr farina di mandorle – 220gr zucchero – 120gr albumi – 25gr amido di riso (o fecola di patate) – poche gocce di estratto di mandorla amara (omesse)

Mescoliamo il tutto senza montare e riponiamo in frigo.

Ingredienti 2° impasto (quando l’impasto è triplicato)
L’impasto precedente
165gr farina 00 W 380 – 400 (io 75 gr in più)
115gr burro
120gr zucchero semolato
1 uovo (medio)
5 tuorli
30gr acqua
4gr sale
220gr arancia candita cubettata (imburrati con 25-30 gr di burro)

Montiamo il gancio e serriamo l’incordatura del primo impasto, con qualche giro di macchina; uniamo l’acqua con un cucchiaio abbondante di zucchero e facciamo andare a vel. 1,5 per qualche istante. Uniamo uno spolvero di farina e riportiamo in corda. Aggiungiamo l’uovo con una manciata di farina e lasciamo legare.
Ora vanno aggiunti i tuorli, uno alla volta, seguiti da una parte di zucchero ed una di farina, curando che l’impasto riprenda elasticità, prima del successivo inserimento. I tre ingredienti dovranno esaurirsi contemporaneamente.
Con l’ultimo tuorlo, aggiungiamo anche il sale.
Uniamo il burro morbido in tre volte, facendo attenzione a non perdere l’incordatura acquisita e ribaltando di tanto in tanto l’impasto nella ciotola.

Mescoliamo l’emulsione (*) con una frusta, fino a renderla cremosa ed inseriamola poco alla volta all’impasto.
Esauriti gli ingredienti, facciamo andare a velocità sostenuta (2), fino ad ottenere il “velo”.
Uniamo i canditi, leggermente riscaldati al microonde, impastando a bassa velocità giusto il tempo di distribuirli uniformemente.
Lasciamo riposare 30’, poi spezziamo ed arrotondiamo (pirlatura).
Copriamo a campana e lasciamo riposare ancora 30’.
Spezziamo in tre ogni porzione due piccole per formare le ali ed una grande per il corpo.
Copriamo con pellicola e poniamo a 28 - 30° fino a che l’impasto non sarà arrivato ad un dito dal bordo.
Negli ultimi 15’ scopriamo le colombe.
Mescoliamo con vigore la glassa (**), servendoci di una frusta e distribuiamola sulle colombe aiutandoci con una tasca da pasticceria ed un beccuccio piatto.
Cospargiamo con zucchero in granella, qualche mandorla spellata e spolveriamo abbondantemente con dello zucchero a velo.
Inforniamo a 180° fino a cottura (prova stecchino o temp. al cuore 96°)

Pezzature da 500gr e da 750 gr – ca. 30 - 35'
Pezzature da 1kg – ca. 45-50’

Capovolgiamo utilizzando degli spiedini o ferri da calza e lasciamo raffreddare.

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!
Braci&Abbracci


26 marzo 2013

FROLLINI AI FICHI E POLVERE D'ARANCIA

La marmellata di fichi non mi ha mai fatto girare la testa, invece mio marito se la prepara tutti gli anni coi fichi del nostro giardino, ma essendo da solo a mangiarla vedo che nella dispensa i barattoli continuano ad aumentare…
Devo trovare una soluzione!!!
L’idea di fare una crostata con quella marmellata vorrebbe dire vedermela in casa giorni e giorni, e così ho provato a farne dei biscottini dopo aver visto questi qui, ma dovevo usare qualcosa che stuzzicasse il mio palato…
e sapete che cosa devo dirvi?
che buoni con una tazza di caffè



FROLLINI AI FICHI E POLVERE D’ARANCIA

Vale a dire:
per la frolla alle mandorle:
500 gr di farina
50 gr di mandorle (o farina di mandorle)
140 gr di zucchero a velo
2 uova intere
250 gr di burro a temperatura ambiente
pizzico di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

per ripieno:
marmellata di fichi fatta in casa
polvere d’arancia *
zucchero a velo

Avevo finito la farina di mandorle e così ho messo le mandorle con lo zucchero a velo nel frullatore ed ho frullato il tutto.
Mescolare a questo punto con la farina, un pizzico di sale ed il burro a pezzettoni. Quando il composto sarà ridotto in briciole aggiungere le uova e mescolare velocemente.
Mettere l’impasto in frigo per almeno 30 mins.
La polvere d’arancia * io l’ho ricavata frullando alcune bucce d’arancia biologica che avevo essiccato e che tenevo ben chiuse in un barattolo ermetico. Non serve che vi dica il profumo che si è sprigionato in casa!!!
Ho mescolato un cucchiaio di polvere d’arancia con un barattolo di marmellata di fichi, ho messo il composto in una sàc à poche.
Ho steso la frolla, con la sàc à poche ho versato la marmellata ed ho arrotolato su se stesso fino a formare dei cilindretti con dentro la marmellata.
Forno preriscaldato 180° per 15-20 mins, togliere dal fuoco e tagliare a tocchetti quando il cilndro è ancora caldo.
Spolverare di zucchero a velo

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!

Braci&Abbracci

25 marzo 2013

TRIPPA AL CURRY

Voglio superare i miei limiti, aprire i miei orizzonti e provare anche quelle pietanze che forse per l’aspetto o perché non tanto pubblicizzate, non ho mai provato.
Per cui vi stupirò con effetti speciali, a dire il vero ho lasciato amici e parenti senza parole quando ho comperato la trippa
Prima d’andare a comperarla mi sono informata, anche perché non avevo neanche la minima idea di come si pulisse e preparasse.
Beh il primo problema ho scoperto essere stato risolto dalla legislazione italiana in quanto non è più legale venderla se non precedentemente lavata e sbiancata….
EVVAI!!! Ma come si cucina?
Alla fine io l’ho fatta così

TRIPPA AL CURRY

Vale a dire:
1 confezione di trippa (circa 1 kg)
sedano – carota – cipolla
1 bicchiere di vino bianco
sale – pepe – olio EVO
pomodori a pezzettoni
2 cucchiai abbondanti di curry
prezzemolo q.b.
brodo vegetale all’occorrenza per evitare che si attacchi

Lavare sotto l’acqua corrente la trippa (che strana sensazione toccarla…è molliccia!!!!) e mentre si scola mettere a soffriggere un trito di sedano, carota e cipolla (io sono andata ad occhio), salare e pepare. Aggiungere poi la trippa e lasciarla andare per alcuni minuti prima di inserire il vino e continuare la cottura.
Dopo una decina di minuti aggiungere il pomodoro a pezzettoni, il prezzemolo ed il curry e lasciare andare per circa 45 mins.
Una mia opinione? Ottimo il gusto, ma la consistenza della trippa??!!! Boooohhh!!! Che strana consistenza sotto i denti!!!!

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!

Braci&Abbracci

22 marzo 2013

COLOMBA GLASSATA AL CIOCCOLATO

Pasqua è alle porte e sinceramente non ho ancora la più pallida idea di che cosa portare a casa da mia mamma per festeggiare…
Allora iniziano le varie prove e sono partita con questa sua perché era dall’anno scorso che volevo provarla.
Se non avete confidenza col LM, non è in forza o semplicemente non avete tanto tempo, questa è di certo una valida ricetta, a mio avviso all’assaggio ha più la boccata da fugassa che da colomba, ma credetemi resteranno tutti soddisfatti!!!
"Cara Ale....a parte che la prima è finita subito (difetto di produzione), la seconda che è riuscita a sopravvivere all'attacco delle cavallette, dopo 5 giorni (ovviamente chiusa in un sacchetto per alimenti!!!) era ancora più buona!!!! Ale ricetta da tenere nel cassetto segreto"
COLOMBA GLASSATA AL CIOCCOLATO

Vale a dire:
lievitino
150 gr di farina biologica Arifa
125 gr di latte tiepido (io 175 gr latte di soia)
25 gr di lievito di birra (io 50 gr lievito madre attivo Ruggeri*)

Primo impasto
100 gr di zucchero
Lievitino di cui sopra
125 gr di latte tiepido (io 130 gr latte di soia)
100 gr di farina biologica Arifa
50 gr di farina Manitoba Cosma
125 gr di burro io bavarese

Secondo impasto
50 gr di miele di acacia (io 1 cucchiaino)
500 gr di farina Manitoba Cosma
140 gr di uova
70 gr di tuorli
80 gr di zucchero
105 gr di burro io bavarese
scorza di 1 arancia non trattata (io polvere essiccata di buccia d’arancia bio)
scorza di 1 limone non trattato (omessa)
210 gr di gocce di cioccolato (io 150 gr di arancia candita casalinga + 30 gr di burro)
Pistilli di una bacca di vaniglia bourbon (io 2 cucchiaini di estratto di vaniglia)
1 pizzico di sale

Per la glassa:
500 gr di cioccolato di buona qualità (io 270 gr)
250 gr di burro non salato (io 50 gr)
125 ml di panna fresca da montare (io 100 gr)
codine arlecchino al cioccolato 

* è sempre grazie ad Ale che ho conosciuto questo prodotto

-          I miei tempi sono un po’ indicativi, perché con la cucina economica accesa ho una temperatura sulla mensola dove metto gli impasti a lievitare che oscilla dai 27 ai 29°.

-          Io mi preparo tutti gli ingredienti già pesati prima di iniziare ogni volta un impasto.

-          Io preparo per prima cosa i canditi tagliati a cubetti e messi nel burro precedentemente sciolto.

Per preparare il lievitino impastare tutti gli ingredienti direttamente nella planetaria, coprire con la pellicola e far lievitare fino al raddoppio.
A quel punto si inizierà col primo impasto. Aggiungere al lievitino lo zucchero, un po’ di farina, un po’ di latte altra farina (non tutta) e lasciare andare l’impastatrice col gancio. Inserire il burro prima spatolato sulla spianatoia (per ammorbidirlo un po’) un po’ alla volta e terminare con la farina rimasta. Ricoprire con la pellicola e lasciare lievitare per 3 ore (io 2,5).
Per il secondo impasto riprendere l’impasto sempre con il gancio aggiungendo il miele ed un po’ di farina e lasciare che inizi ad incordare.
Ora si possono iniziare ad inserire le uova (io ho iniziato prima con quelle intere) seguite da un po’ di zucchero ed un po’ di farina (come mi hanno insegnato al corso Adriano e Paoletta), lasciare incordare e ripetere l’operazione fino alla fine delle uova/tuorli, con l’ultimo uovo oltre allo zucchero ed alla farina inserire anche il sale.
Lasciare incordare poi inserire il burro spatolato sulla spianatoia ed inserito un po’ alla volta ribaltando l’impasto un paio di volte per far meglio inglobare il burro.
Aggiungere l’estratto di vaniglia e la polvere di scorza d’arancia, incordare per bene, coprire con pellicola e lasciare lievitare fino al raddoppio (io circa 1,5 ora)
Rimettere la ciotola nell’impastatrice e far sgonfiare l’impasto, aggiungere i canditi o le gocce di cioccolato (a vostro gusto, secondo me l’abbinamento cioccolato arancia è mitico!!!) ed azionare l’impastatrice finchè si saranno ben inglobati nell’impasto, ribaltandolo un paio di volte.
Coprire con la pellicola e rimettere a lievitare per 1 ora.
Dividere l’impasto in panetti da 750 gr (dipende dai vostri stampi, a me in totale è venuto fuori un impasto da 1850 gr, ed ho fatto panetti da 617 gr), poi dividere ancora in tre pezzi 2 più piccoli che saranno le ali ed uno più grande che sarà il corpo, adagiare nello stampo, coprire con pellicola e lasciare lievitare finchè l’impasto non arriverà quasi al bordo.
Preriscaldare il forno a 180° per 40 mins, se dovessero colorirsi troppo coprire con l’alluminio (ovviamente fa sempre fede la prova stecchino!!!).
Mettere a raffreddare a testa in giù usando dei ferri da calza o degli spiedi (io tutta la notte)
Per la glassa mettere a scaldare la panna e versarla sul cioccolato a pezzettoni ed il burro, mescolare con una spatola o un cucchiaio di legno, lasciare intiepidire e ricoprire le colombe, poi decorare con le codine o a vostro gusto.

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!

Braci&Abbracci


20 marzo 2013

UN TOCCO DI FRANCESISMO

Lo so che ieri era la festa del papà e che forse avrei dovuto postare la ricettina fatta per l'occasione, ma non ho avuto tempo...per cui intanto vi lascio con questa ricettuzza!!!!
Anche perchè un tocco di francesismo ogni tanto non fa poi mica male!
Questa ricetta è della mia madrina Mirella, gentilmente tradotta da mia mamma, anche perché altrimenti io sarei stata costretta a cercarmi un egittologo per decifrare i geroglifici!!!
Per cui è certamente una ricettina a dir poco datata, ma sempre di moda!!



SOUP D’OIGNONS – ZUPPA FRANCESE

Vale a dire:
2 o 3 cipolle grandi (bianche o dorate)
2 cucchiai colmi di farina 00
brodo di carne (o di dado) q.b.
olio e burro q.b.
pane toscano
formaggio grana e gruyere  grattugiati (o erdammer)

Pulire le cipolle ed affettatele (fatelo fare al marito, non gli fa mica male piangere un po’!!!!) e metterle a rosolare con un goccio d’olio ed una noce di burro.
Aggiungere la farina e lasciare ancora rosolare per qualche minuto.
Incorporare poi piano piano il brodo. Qui va a gusti, se si vuole molto liquida si metterà più brodo, se la si vuole più densa si metterà meno brodo!!
Coprire e lasciare bollire per almeno 1 ora. Nel mio caso l’ho preparata il giorno prima e l’ho lasciata decantare tutta la notte.
Prima di servirla tostare alcune fette di pane toscano tagliate sottili ed in ciotole che possano andare in forno mettere a strati alterni pane, zuppa e formaggio grattugiato. Terminare con il formaggio e passare in forno sotto il grill per alcuni minuti.

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!

Braci&Abbracci

18 marzo 2013

UOVO ALLA MILANESE

Vista in TV…a dire il vero l’ha vista mia mamma, ma alla fine non si ricordava benissimo tutti i passaggi, per cui è vietato ridere…


UOVO ALLA MILANESE

Vale a dire:
5  uova + 1 uovo per impanatura
pane grattugiato
farina 00
olio di semi per friggere

Mettere a bollite un tegamino con dell’acqua ed aiutandosi con un cucchiaio introdurre le uova facendo attenzione che non si rompano e lasciarle cuocere per 5 mins.
Toglierle poi dall’acqua calda e metterle sotto quella fredda per fermare la cottura.
Spellarle con molta delicatezza e passarle nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pane grattugiato.
Friggere in abbondante olio a 160° per alcuni minuti (basta che prenda un po’ di colore la panatura).
Ottime servite con due chicci di sale, ma io le ho presentate su un letto di crema di piselli e coriandoli d’erba cipollina

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!
Braci&Abbracci





16 marzo 2013

GRISSINI A LIEVITAZIONE NATURALE

Qualcuno mi ha chiesto cosa faccio quando rinfresco la pasta madre se non la uso per fare lievitati... semplice preparo dei grissini come questi….
Ottimi da soli e fantastici abbinati ad affettati, formaggi e sott’oli…
La ricetta che uso è quella dei crackers delle Simili tratta da “Pane e roba dolce”, ovviamente rivisitata….



GRISSINI A LIEVITAZIONE NATURALE

Vale a dire:
350 gr di lievito madre (dopo le 2,5 ore dal rinfresco)
80 gr di olio EVO
140 gr di acqua
300 gr di farina
8-10 gr di sale

Nella planetaria prima reidrato il lievito madre con l’acqua, poi aggiungo tutti gli altri ingredienti e lascio impastare direttamente col gancio finchè non si stacca dalle pareti lasciandole pulite.
Copro con pellicola e lascio lievitare per minimo 2 ore in luogo non freddo (da me 22-25°).
Prendo l’impasto a piccole quantità e ne ricavo i grissini ed inforno a 190° per circa 10-15 min (o comunque fino a doratura poi dipende dai gusti a me piacciono più cotti e li lascio dorare un minutino di più!!!)

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!

Braci&Abbracci

13 marzo 2013

PAIN AU CHOCOLAT

Questa ricettina l’ho preparata per la festa delle donne per addolcire la mattinata alle maestre dell’asilo ed alle colleghe dell'ufficio…con l'illusione di prendere un caffè in un bistrot di Parigi!!!
Lo avrei dovuto pubblicare venerdì scorso, ma sono certe concorderete con me che tutti i giorni le donne dovrebbero festeggiare, nulla togliendo agli uomini credo che ci facciamo un discreto mazzo tutto l'anno!!!
E quindi ne approfitto per augurare a tutte le donne che passeranno per il mio blog un sincero augurio sperando vivamente che abbiano fine le violenze sulle donne…. e le dedico anche a tutti quegli uomini che rispettano le donne…perchè nessuna donna credo giri per strada con un cartello con su scritto "stuprami" in qualsiasi modo sia vestita...e quelle che subiscono sopprusi dietro le mura domestiche, forse hanno mariti che non le meritano, e non è 'amore' picchiare una donna e tantomeno sminuirla verbalmente...
AMORE=RISPETTO

E ne approfitto per consigliarvi di andare a visitare il blog di Viviana "Vivi in cucina", io l'ho scoperto da poco, ma sono certa che non ne resterete delusi!!!!
 




PAIN AU CHOCOLAT
au lait et noir

Vale a dire:
490 gr di farina Manitoba Molino Cosma
280 ml di latte di soia a temperatura ambiente
16 gr lievito di birra
1 cucchiaino aroma vaniglia
80 gr di zucchero + 1 cucchiaino
10 gr di sale
25 gr di burro bavarese

per sfogliare:
250 gr di burro tedesco

cioccolato fondente e al latte

per decorare:
1 tuorlo + un goccio di latte

Nel latte mettere a sciogliere il lievito di birra ed il cucchiaino di zucchero, intanto pesare e preparare gli altri ingredienti.
Io ho fatto tutto nella planetaria, per cui prendere la ciotola della planetaria e mettere la farina, lo zucchero ed inglobare il latte col lievito. Avviare la macchina con la foglia a vel 1. Quando vediamo che la farina avrà assorbito il latte inserire il sale ed il burro a pezzetti (prima di mettere il pezzo successivo aspettare che sia inglobato), per ultimo inserire l’aroma vaniglia.
Cambiare la foglia con il gancio e lasciare andare l’impastatrice per circa 5-10 mins finchè l’impasto non si staccherà dalle pareti e sarà liscio ed elastico.
Mettere l’impasto sulla spianatoia, dividerlo in due panetti di egual peso, stenderli leggermente e  piegarli in 3. Rimettere gli impasti in 2 ciotole, coprire con pellicola e lasciare riposare per circa 1,5 - 2 ore (io in cucina avevo 23°)
Prendere il burro, dividerlo in due e mettere entrambi i panetti tra due fogli di carta forno, spolverarlo con della farina e col mattarello stenderlo a rettangolo (circa 20x12 cm) e mettetelo in frigo (o in freezer).
Passato il tempo prendere un impasto alla volta e col mattarello stenderlo in un rettangolo ( circa 38x22 cm), mettere il burro al centro (togliete però bene la farina che avevate usato prima di appiattirlo), piegare prima una parte sopra al burro e poi l’altra sigillando bene i bordi. Girare l’impasto di 90° e col mattarello partendo dal centro schiacciare il panetto fino a portarlo ad uno spessore di circa 1 cm (se riuscite anche meno). Vi garantisco che la prima volta controllerete tutte le misure, poi diventerà quasi meccanico!
Fare la prima piega a 3 e mettete i panetti avvolti in cellophan in frigo per 30 mins (contate che io tra una piega e l’altra ho fatto anche i mestieri di casa, per cui i miei tempi sono davvero indicativi!!!)
Trascorso il tempo tirare fuori il panetto e ripetere l’operazione per altre 2 volte.
Stendere uno dei panetti (lasciando l’altro in frigo fino al momento di usarlo) in un rettangolo dello spessore max di 1 cm (se riuscite a stenderlo di più meglio!!!), io mi sono fatta una sagoma di cartoncino rettangolare 9x7, se li volete medi, se invece li volete più grandi 11x7 sono perfetti.
Mettete sul bordo più lungo una barbettina di cioccolata (andrebbe fondente, ma se non piace va benissimo quella al latte) ed arrotolate i rettangoli su se stessi.
Posizionateli su una teglia foderata di carta forno, coprire con pellicola e lasciare riposare per circa 1,5 ora.
Spennellare con il composto di tuorlo e latte, e via in forno preriscaldato a 190° per 20 mins (o finché non saranno belli colorati).
Vi accorgerete che lieviteranno più in forno durante la cottura che nel tempo di riposo.
Metterli a raffreddare sulla griglia.
Il giorno successivo prima di mangiarli basterà scaldarli 20 sec nel micro o alcuni mins nel forno, così il cioccolato al centro si scioglierà ed il burro ammorbidito renderà i pain come appena sfornati.

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!

Braci&Abbracci




11 marzo 2013

DANUBIO COL METODO TANG ZHONG

Sono a casa col piccolo malato ed a parte lavare, stirare non ho neanche la soddisfazione di poter preparare da mangiare, perché siamo solo noi due e lui non vuole toccare cibo (si vede che non sta bene!!!)…
Ma ho bisogno di sfogarmi e di sfornare qualcosa…
Allora per non pensarci mi sono messa a mettere a posto un po’ di ricette altrimenti questo portatile inizia a lanciarmi dietro i file salvati a casaccio….tra una cartella “da controllare”, una “da vedere” e un’altra “da mettere a posto”, ma non potevo farne una sola? Chissà cosa pensavo…
Beh alla fine mi tuffo nel metodo orientale Tang Zhong con cui sempre più spesso faccio il pane…e mi domando, ma se provo a cambiare questo e quello ad aggiungere questo ed a togliere quello che cosa viene fuori? Resterà morbido come il pane o si affloscerà su se tesso appena tocca il forno?
Dai allora Mila “ti sei lavata le mani?” e sapete cosa vi dico oltre a provare questo metodo posso anche riciclare tutti quei cioccolatini che la Befana ha portato (l’ennesima conferma che la Befana e la migliore amica non dei bambini, ma dei dentisti!!!!)...visto che tra poco la Pasqua ne porterà altri...




DANUBIO COL METODO TANG ZHONG

Vale a dire:
per il tang zhong
150 gr di latte di soia
30 gr di farina 0
un pizzico di sale

per l’impasto:
50 gr farina di riso
240 gr farina 0 Manitoba Molino Cosma
260 gr farina per pizza Molino Cosma
120 gr di latte (io latte di soia)
120 gr di acqua
60 gr di burro temperatura ambiente
120 gr di zucchero
10 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di malto d’orzo
1 uovo (sui 60 gr col guscio) + 1 tuorlo
8 gr di sale
tutto il Tang Zhong
1,5 cucchiaino di estratto di vaniglia liquido

per guarnire:
cioccolatini – zucchero a velo – granella di zucchero – mix di zucchero grezzo e non
1 tuorlo + un goccio di latte per spennellare

Preparare il Tang Zhong mettendo in un pentolino il latte, il pizzico di sale e la farina e cuocere a fuoco basso fino a portare il tutto ad una temperatura di 65° e se non avete il termometro finché mescolando riuscirete a vedere il fondo del tegamino.
Lasciate raffreddare la cremina ottenuta mescolandola di tanto in tanto altrimenti farà la crosticina.
Mescolare il latte di soia e l’acqua a temperatura ambiente e scioglierci dentro il lievito di birra con il cucchiaino di malto d’orzo.
Nella planetaria mettere le farine, lo zucchero ed azionare la foglia. Aggiungere l’acqua col latte ed il lievito, poi inserire le uova leggermente sbattute, il sale e tutto il Tang Zhong. Quando l’impasto sarà liscio togliere la foglia, mettere il gancio ed aggiungere un pezzetto alla volta il burro e per finire l’aroma vaniglia.
Lasciare incordare, poi stendetelo sul piano di lavoro e fare un giro di pieghe, avvolgete a palla, rimettete nella ciotola della planetaria e coprite con pellicola e lasciate lievitare fino a raddoppio (io l’ho lasciato circa 2 ore).
Rimettete l’impasto sul piano di lavoro infarinato, date un altro giro di pieghe e coprite con la ciotola della planetaria per circa 30 mins.
Ricavare dall’impasto delle palline di circa 100 gr, schiacciarle leggermente posizionare al centro un cioccolatino, arrotolare su se stesso poi piegare i due lati esterni fino a dare la forma di palla che posizionerete in una teglia foderata con carta forno. Continuare con tutto il restante impasto (tenete presente che lieviteranno molto!!!
Se avanza dell’impasto potete fare delle focaccine.
Coprire con pellicola e lasciare lievitare finchè l’impasto non sarà arrivato quasi al bordo.
Prima di infornare spennellare con uovo e latte, mettere la granella di zucchero, il mix di zucchero ed un’abbondante spolverata di zucchero a velo.
Cuocere in forno preriscaldato 190° per 45 mins (vale la prova stecchino), se vedete che tende a scurire la superficie copritela con un foglio di alluminio.
Sformare praticamente subito ed avvolgere in un telo fino a totale raffreddamento.
Non so quanto dura, perché in due giorni è stato divorato, ma se dovesse resistere al primo attacco vi consiglio di conservarlo in un sacchetto di cellophan da cucina…e se volete scaldate le fette 20 sec nel micro prima di servirle, così il cioccolato all’interno si scoglierà….

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!

Braci&Abbracci

9 marzo 2013

TIRAMISU' NEL PROFITEROLE

Lo so che anche a voi a volte è capitato di aver voglia di cucinare qualcosa, ma di non avere tutti gli ingredienti…beh!!! Basta azionare la fantasia et voilà les jeux sont fait…
Oggi volevo fare i bignè, ma qui tutti volevano il tiramisù (vi dico solo che il mascarpone l’aveva messo nel carrello il piccolo!!!! Non ho più parole…arrivo alla cassa e mi trovo di tutto!!!!)…
Allora lancio un SOS su fb e Valeria mi risponde che anche lei avrebbe scelto il tiramisù…
E secondo voi “bastian contraio” (che sono poi io) cos’ha scelto?
Se sceglievo i bignè mi avrebbero detto “ecco fai sempre quello che vuoi tu!!” e via di muso, ma se facevo il tiramisù l’avrei data vinta alla “tribù dei piedi neri”…MAI!!!!
Trovo la ricetta del profiterole di Montersino, ma ovviamente non ho tutti gli ingredienti
e a dire il vero non ho neanche voglia di mettermi ai fornelli più di tanto…
Per cui non me ne voglia Montersino per aver stravolto la sua ricetta ed ecco perché ho deciso di stravolgerne anche il nome.
La mia versione è davvero rapida, ma golosa!!!!



 


TIRAMISU’ NEL PROFITEROLE

Vale a dire:
per i bignè (li potete anche comperare)
60 gr di acqua
75 gr di latte
52 gr di burro
75 gr di farina 00
3 uova
pizzico di sale

per la crema
250 gr di mascarpone
250 gr di panna liquida non zuccherata
100 gr di latte condensato
caffè liofilizzato
cacao amaro in polvere

Sono partita mettendo una ciotola nel freezer per meglio montare la panna.
Poi ho preparato i bignè mettendo in un tegame latte, acqua, burro e sale finché non arriva ad ebollizione, a quel punto ho aggiunto la farina ed ho mescolato finché non si è formata una palla che si staccava dai bordi.
Ho lasciato raffreddare per poi inserire una alla volta le uova.
Ho usato una sacca da pasticcere per fare i bignè sopra un foglio di carta forno. Infornato a forno già caldo a 200° per 10 mins poi 180° per altri 15-20 mins.
Mentre i bignè raffreddavano ho preparato la crema. Per prima cosa ho mescolato il mascarpone con il latte condensato. Ho montato la panna che poi ho incorporato al mascarpone facendo attenzione a non smontare tutto!!!!
Ho preso circa un terzo del composto ed a quest’ultimo ho unito 1,5 cucchiai di caffè liofilizzato (ovviamente va a gusti se metterne di più o di meno). Ho messo la crema col caffè in una sacca da pasticcere con un beccuccio ed ho riempito i bignè.
Poi li ho affogati nella crema senza il caffè aiutandomi con due forchette.
Ho fatto delle coppette monoporzione spolverandole prima di servirle con del cacao amaro.
Se non volete affogarli nella crema potete anche servirli come ho fatto qui per farli assaggiare…dopo averli riempiti ho messo un cucchiaino di crema senza caffè sulla punta del bignè e spolverati di cacao…stesso gusto, ma sicuramente molto più leggeri!!!

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!

Braci&Abbracci

7 marzo 2013

ANCHE NEL PREPARARE UN UOVO CI SI PUO' METTERE IL CUORE

A volte anche per preparare un uovo ci vuole un briciolino di cuore….e si può trasformare un semplice uovo con bacon in un coccoloso e romantico piatto!!!


UOVA E BACON

Vale a dire per persona:
1 uovo
3-4 fette di bacon
1 fetta di pancarrè
sale - pepe
salsa rosa

Ricavare dalle fette di pane dei cuori con un coppa pasta. In una padella saltare il bacon senza olio!!!
Togliere le fette di bacon e mettere nella stessa padelle le fette di pane a tostare un po’ da entrambi i lati (anche i ritagli!!!).
Aprire l’uovo e versare prima l’albume, lasciare cuocere un po’, poi aggiungere il tuorlo senza cuocerlo del tutto (perché la fetta andrà tenuta in caldo dentro al forno appena tiepido finché tutte le fette non saranno pronte!!!), salare.
Quando tutte le fette di pane e uovo saranno pronto servire con le fette di bacon, un po’ di salsa rosa ed una spolverata di pepe…

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!

Braci&Abbracci


PICCOLO PREMIO....

  GRAZIE PER IL PREMIO

Sì ce l'ho fatta ho preparato questo post, ma credo sarà l'ultima volta, ringrazio chi penserà a me, ma bisogna davvero mettersi lì con tanta pazienza, sia per trovare qualcosa da dire di se, sia per trovare i blog a cui passarlo...
Per cui ringrazio tantissimo Roberta per il premio che me lo ha assegnato!!
E' un premio per i blogger con meno di 200 lettori,
che devono raccontare sette cose di sè e 
premiare a loro volta  altri 15 blogger...

Mamma mia che fatica...7 cose di me...ecchennesò?
1. Ho un bambino di 5 anni spettacolare, magnifico, UNICO!!!!
2. Nella mia cucina mi sento al riparo dal mondo...quello è il 'mio mondo'!!!!
3. La cucina mi piace a 360°, non mi faccio scrupoli e mi piace tutta da est ad ovest, da sud a nord e provo tutte le cucine di tutto il mondo (magari anche ad occhi chiusi!!!), mi piace sia il dolce che il salato!!!
4. In casa ho un dolcissimo cane e due adorabili gatti che contro ogni regola vanno d'amore e d'accordo!!
5. Prima di questo avevo un altro blog sempre di cucina "Nidi & nodi" che posso dire andava anche bene (mi chiedo come mai chi mi seguiva di là nn sia ancora passato a questo nuovo!!!MISTERO), ma per dare un taglio con un certo passato ho preferito chiuderlo ed aprirne uno nuovo, tutto mio, dove nessuno ci ha messo, almeno per ora, neanche un ditino!!!
6. Riesco a comperare anche se non ho bisogno di nulla!!! Uscire da un negozio a mani vuote mi fa spesso tristezza (a meno che non abbiao proprio delle vere 'ciofeche')
7. Sono un'inguaribile romantica e sognatrice e cerco sempre il lieto fine in tutto!!!
Grazie ancora Roberta per aver pensato a me!!!

5 marzo 2013

ARROSTO DI TACCHINO CON MELE, ARANCE E MIRTILLI

Che fatica, che fatica, che fatica!!!
Sì, sto cercando durante la settimana di trattenermi dal mangiare di tutto e di più, o almeno sto cercando di rientrare del mio ‘regime alimentare controllato’.
Ma che fatica, ragazz!!!
Questa mia scelta non è certo per la fatidica ‘prova costume’, lì ci vorrebbe troppo impegno!!!
…ma per le mie povere ginocchia!!!!
Ci metterò il mio impegno, ma la vedo dura…mi piace mangiare ed ancor più forse fare da mangiare, spignattare, impastare, sfogliare….
Ero partita pensando di tagliare a fette la carne e cuocermela sulla piastra…poi gli ho dato una svolta, una bella svolta!!!
Non mi sono dimenticata il sale, non l’ho messo appositamente!!!!

ARROSTO DI TACCHINO CON MELE, ARANCE E MIRTILLI ROSSI

Vale a dire:
1 petto di tacchino tagliato a libro
1 mela Pink Lady
speck affettato q.b.
1 arancia bio
mirtilli disidratati
1 cucchiaio d’olio
3 o 4 meline rosse

Battere un po’ il petto di tacchino dopo che l’avete aperto (o ve lo fate aprire dal macellaio!!!) col batticarne.
Foderate l’interno con uno strato di fette di speck, pelate la mela Pink Lady e tagliatela a fettine sottili per ricoprire tutto lo speck, cospargeteci sopra un paio di manciate di mirtilli rossi e la scorza dell’arancia.
Arrotolare l’arrosto. Stendere sul tagliere le fette di speck ed avvolgerle attorno all’arrosto. Legare l’arrosto con lo spago da cucina.
In un tegame mettere il cucchiaio d’olio e mettere a sigillare il pezzo di carne su tutte le sue parti.
Quando sarà tutto sigillato versare all’interno del tegame il succo di mezza arancia e le meline rosse lavate e tagliate in 4 spicchi con la buccia e qualche mirtillo.
Infilare in forno già caldo a 180° per 30 mins, bagnando ogni tanto col sughino nell’arrosto. Tirare fuori dal forno ed adagiarci sopra la restante metà dell’arancia tagliata a rotelle e reinfornare fino a totale cottura. Io l’ho cotto nel forno della cucina economica, per cui i miei tempi sono sballati, ma alla fine è rimasto dentro 1 ora e 20 mins.
Tirarlo fuori dal forno avvolgere l’arrosto nella stagnola per almeno 15 mins prima di tagliarlo, così le fette resteranno integre, ma ancora calde….
Vi garantisco che era ben cotto, ma non è diventato stopposo rischio che a volte si corre col tacchino.

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!

Braci&Abbracci

UNA VALIDA ALTERNATIVA ALLA PIZZA... IL KHACHAPURI

  La mia proposta per oggi è il KHACHAPURI una valida alternativa alla pizza. L'idea è quella di Viviana del blog “cosa ti preparo per ...