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31 gennaio 2014

LE MIE VENEZIANE CON LA CREMA

Domenica scorsa c’è stata una bella manifestazione sportiva il cui ricavato andava ad una onlus per “PMB Padova Millenium Basket”,
non sono molto atletica, ma sono andata, sono riuscita a coinvolgere anche alcune del gruppo “Mamme bruche” e mi sono divertita un sacco.
…sfortunatamente mi sono dovuta rendere conto che la mia fisicità è proprio elefantesca!!!!
Potevo presentarmi a mani vuote per ringraziare, gratificare e tirare su il morale alle mie compagne?
Avete idea di cosa via un calo improvviso degli zuccheri?
La ricetta originale la trovate qui e qui, io vi riporto la mia versione che pare sia piaciuta…
Voglio approfittarne per ringraziare la Viviana per aver lanciato l’iniziativa di quella giornata per la disabilità infantile e tutte le ragazze che hanno partecipato (Valeria, Michela, Pamela, Tatiana).




VENEZIANE ALLA CREMA

Vale a dire:
250 gr farina 0 Manitoba
200 gr di farina 00 per dolci
50 gr di farina di riso Molino Rossetto
50 gr di zucchero
12 gr di lievito di birra
180 ml di latte di soia
1 cucchiaino di malto d’orzo
2 uova intere
80 gr di burro bavarese
buccia grattugiata di un’arancia bio
1 pizzico di sale

per spennellare
1 tuorlo + 2 cucchiai di latte di soia
zucchero in granella e zucchero a velo

per la crema:
500 gr di latte fresco intero
100 gr di zucchero semolato
3 tuorli
45 gr di farina 00 per dolci
1 stecca di vaniglia

Sabato pomeriggio ho metto sul cuoco moooolto basso il burro ed appena ha iniziato a sfrigolare l’ho tolto dal fuoco ed ho aggiunto la grattugiata dell’arancia bio. Ho lasciato raffreddare mettendo il tegamino fuori dalla finestra.
Poi ho preparato la crema pasticcera mettendo sul fuoco il latte con lo zucchero e la stecca grattata della vaniglia. In una terrina mettere i tuorli con la farina, sbattere bene.
Unire al latte e mettere sul fuoco. Dal bollore altri 2-3 minuti, spegnere e mettere in una boulle di vetro con pellicola a contatto fino a totale raffreddamento.
In serata ho sciolto il lievito di birra in un bicchiere di latte preso dal totale con il malto d’orzo.
Nella ciotola della planetaria ho mescolato le farine, versato al centro il latte ed iniziato ad impastare.
Ho aggiunto le uova leggermente sbattute e col secondo uovo ho inserito anche il sale.
Iniziare poi ad inserire il burro un po’ alla volta e portare l’impasto a completa incordatura. Deve risultare liscio.
Mettere poi l’impasto sulla spianatoia, dare la forma di palla, mettere in una terrina coperta con pellicola e dopo circa 30 minuti mettere a riposare tutta notte in frigo.
La domenica mattina ho tirato fuori dal frigo l’impasto e l’ho lasciato a temperatura ambiente per circa 2 ore (io ho una cucina molto calda).
Ho messo l’impasto sulla spianatoia e l’ho diviso in pezzi da 55 gr ed ho dato la forma di palline che poi ho messo in teglie foderate con carta forno e coperte con pellicola a lievitare per circa 1 ora e mezza.
Ho spennellato con il tuorlo sbattuto con il latte, ho fatto al centro un taglio a croce ed ho riempito la sommità con la crema pasticcera aiutandomi con una sàc ò poche. Ho cosparso con lo zucchero in granella ed ho infornato con forno preriscaldato a 175° per circa 20 minuti (comunque finchè non sono doratine).
Mettere a raffreddare su una griglia e cospargere con zucchero a velo.



Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!
Braci&Abbracci


28 gennaio 2014

LEMON CHEESECAKE PER IL RE-CAKE DI GENNAIO

Anche per il mese di gennaio per il Re-Cake c’era davvero un classico delle golosità, ma come resistere?
Avevo letto già dai primi di gennaio la delizia che le ragazze del gruppo Re-cake di facebook avevano trovato come dolce del mese, poi ogni giorno mi dicevo devo provarlo, devo provarlo, devo provarlo...
Certo io mi sono proprio presa per i capelli ed arrivo sul filo del rasoio, ma ogni giorno ce n’è una!!!
Doveroso è un super ringraziamento alle organizzatrici del Re-Cake






LEMON CHEESECAKE

Vale a dire:
per la base
40 gr di farina 00 per dolci
20 gr di farina di riso
40 gr di burro freddo
15 gr di zucchero semolato
pizzico di sale
per la farcia
140 gr di mascarpone
150 gr di ricotta
1 uovo
90 gr di zucchero
20 gr di succo di limone
scorza grattugiata di 1 limone bio
½ cucchiaino di estratto di vaniglia
½ cucchiaio di amido di mais
½ cucchiaio d’acqua

per guarnire
150 gr di panna fresca
2 cucchiai di zucchero a velo
120 gr di succo di limone
70 gr di zucchero semolato
qualche fetta di limone bio

In una terrina mettere le farine, lo zucchero, il pizzico di sale ed il burro ed impastare con le dita fino ad ottenere un composto di briciole.
Prendere una teglia dai bordi alti (la mia è diam. 16 cm), versare sul fondo il composto e compattarlo bene, poi infornare a 170° per circa 25-30 minuti (fino a doratura).
Mentre si raffredda preparare la farcia mettendo in una ciotola i formaggi, le uova, lo zucchero, il succo di limone, l’uovo, la scorza grattugiata del limone e l’estratto di vaniglia e mescolare il tutto.
In un bicchiere mettere l’acqua e far sciogliere l’amido di mais prima di inserirlo nella farcia. Amalgamare bene e versare sopra la base. Infornare a 170° per 1 ora o finchè non si sarà dorata.
Lasciare raffreddare prima di farcire.
In un pentolino mettere i 120 gr di succo di limone con lo zucchero e con un paio di fette di limone bio e lasciare cuocere finchè il succo non si sarà ritirato quasi del tutto e le fette di limone si saranno quasi glassate.
Montare la panna fresca con lo zucchero a velo, farcire la cheesecake e decorare sopra con le fette di limone e la glassa al limone.
Il contrasto del dolce della cheesecake con l’aspro del limone secondo me rende il dolce molto gustoso, non troppo dolce (instomachevole) e perfettamente adatto per un dopo pasto.
Ovviamente va servito il giorno dopo la preparazione.

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!
Braci&Abbracci



27 gennaio 2014

CIAMBELLA YOGURT E ARANCE

“Prepariamo velocemente un dolce per fare colazione domani?”
Ecco quando arrivano a mi dicono così mi perdo…
“…e adesso cosa faccio?”
Poi per fortuna si accende subito una lucetta….apriamo di corsa frigo e dispensa e fuori tutto quello che può essere utile!!!
Semplice, veloce....e anche pr domani la colazione è salva!!!!


CIAMBELLA YOGURT E ARANCE

Vale a dire:
160 gr di farina per dolci
70 gr di zucchero Mascobado
1 pizzico di sale
10 gr di lievito chimico per dolci
2 uova medie
170 gr di yogurt greco (io Total 0%)
50 gr di burro a temperatura ambiente
1 arancia
zucchero a velo

Avviso che ho usato quello yogurt greco solo ed esclusivamente perché nel supermercato dove faccio la spesa avevano finto quello normale!!!

Con la frusta elettrica sbattere il burro con lo zucchero finchè diventa una bella crema.
Aggiungere le uova, lo yogurt (sembra frullando), la scorza dell’arancia ed il succo.
Alla fine inserire gli ingredienti secchi (farina, lievito e sale).
Mettere nello stampo per ciambelle ed infornare a 170° per 40-45 mins (vale la prova stecchino).
Servire con una bella spolverata di zucchero a velo.

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!
Braci&Abbracci



24 gennaio 2014

NO KNEAD CIABATTE

 Però che bello e che soddisfazione, vedere gli ometti con gli occhi sgranati davanti al forno mentre questi pani cuocevano!!!
Davvero una grandissima soddisfazione.
Non mi lancio quasi mai nelle ricette "no knead", ma devo poi quasi sempre ricredermi e questo ne è un esempio!!!
 Avrei voluto e dovuto postare questa ricetta lunedì, ma non so da voi, qui ce n'è sempre una...per cui ve la posto adesso con anche qualche foto (forse troppe)
Per questa ricetta ho usato gli ingredienti di una ricetta trovata sul web, ma per il procedimento ho tirato fuori dal cassetto della memoria i passaggi che il Maestro ci ha insegnato in uno dei suoi corsi.
Io vi posto ricetta e sistema che ho usato io.


NO KNEAD CIABATTE
SEMPLICI O FARCITE

Vale a dire:
400 gr di farina Manitoba 0 (proteine 14,5%) + quella per spolverare
½ cucchiaino di sale (ma potete metterne anche 1 pieno)
1 cucchiaino di malto d’orzo
7 gr di lievito di birra bresco
350 gr di acqua
farina di semola rimacinata

per farcire le ciabatte:
pomodorini ciliegina e olive denocciolate
olio E.V.O.

In una ciotolina con un po’ dell’acqua del totale sciogliere il lievito di birra con il malto d’orzo.
In una ciotola mettere la farina ed aggiungere l’acqua con il lievito sciolto per circa 30 secondi finchè non si ottiene un impasto bello appiccicoso. Coprire la ciotola con pellicola (erano le 21,30 per me) e mettere a riposare per un minimo di 10 ore al un max di 24 ore (se fa molto freddo) a temperatura ambiente.
Il giorno dopo (nel mio caso erano le 13) versare l’impasto sulla spianatoia molto ben infarinata. Allarghiamo a quadrato aiutandosi tirando l’impasto da sotto e diamo un giro di pieghe di sopravvosizione (quelle a libro), rimettiamo nella ciotola con la chiusura verso il basso, con pellicola e lasciamo riposare per 1 – 2 ore.
Riversiamo l’impasto sulla spianatoia infarinata allarghiamo nuovamente a quadrato e pieghiamo a metà. Con una spatola di plastica tagliare l’impasto in 4 pezzi ottenendo dei rettangoli rincalzando bene tutti i lati.
Trasferire i panetti a faccia in giù in un canovaccio spolverato con la farina di semola rimacinata, due ciabatte alla volta dividendo l’una dall’altra con un "soffietto" del canovaccio. Chiudere il canovaccio e coprire con pellicola.
Lasciare riposare per 30 mins in luogo caldino.
Intanto preriscaldare molto bene il forno con all’interno la pietra refrattaria (mamma mia come mi piace cuocere su questa pietra!!)
Quando il forno sarà pronto ribaltare sulla paletta una delle ciabatte, togliere la farina in eccesso e tirare la ciabatta x allungarla un po’, appoggiarla sulla pala, schiacciare leggermente il centro con i polpastrelli (per quelle semplici), o mettere mezzo pomodorino o un oliva denocciolata (per quelle farcite spennellare anche con un goccio d’olio E.V.O.)
Col forno preriscaldato infornare un paio di ciabatte alla volta. Forno a 240° per 9 minuti e a 210° con lo sportello in fessura (io ho messo un coltello) fino a completamento della cottura/doratura (io circa 15-20 minuti.
Raffreddare le ciabatte in verticale!!!

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!
Braci&Abbracci



22 gennaio 2014

SOFFICINI PER TORNARE BAMBINA!!!!

Volete mettere una bella serata a casa da sole padrone del telecomando e libere di decidere che cosa e dove mangiare!!!
E quindi ho deciso di tornare bambina per una sera,
preparandomi i sofficini...
 ma senza quel mostrino verde che ci propinano in tv, e soprattutto sapendo bene con che cosa sto per deliziarmi il palato alla faccia di diete, colesterolo, trigliceridi e tutto quello che ci sta dietro….
 Magari potevo prepararmi anche due patatine fritte per coronare la serata…ma buono a sapersi per la prossima occasione!!!
SOFFICINI
CON TOMA E PROSCIUTTO COTTO

Vale a dire:
200 gr di latte
20 gr di burro
150 gr di farina 00
150 gr di fecola
4 gr di sale

per il ripieno:
formaggio Toma a pezzettoni
prosciutto cotto

per la panatura:
1 uovo + pane grattugiato

olio di semi di girasole

Mettere il latte sul fuoco con il sale e quando bolle toglierlo ed inserirci tutte in una volta la farina e la fecola e con un mestolo di legno girare energicamente. Rimettere sul fuoco per un paio di minuti, poi togliere e mettere a raffreddare sulla spianatoia.
Quando è raffreddato impastare bene fino a renderlo uniforme. Spendere l’impasto col mattarello e con un coppa pasta, una tazza o un piattino da dolce (dipende da quanto grandi li volete), ritagliate dei cerchi che farcirete a piacere (io Toma e prosciutto cotto).
Chiudere a mezzaluna, passare nell’uovo sbattuto, poi nel pane grattugiato prima di friggere nell’olio caldo….
Prendete i vostri sofficini, una bella bibita ed andate a gustarveli sul divano, non so perché, ma acquistano più gusto!!!!

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!
Braci&Abbracci



20 gennaio 2014

QUANDO CUCINANO LORO...

Ecco cosa mi hanno preparato gli ometti (forse per farsi perdonare??)…poi non vi dico che cosa non avevo da lavare...
…ma le intenzioni erano buone…



BUDINO AL CIOCCOLATO
SENZA UOVA E SENZA BURRO

Vale a dire:
500 gr di latte
30 gr di maizena
30 gr di farina 00
40 gr di cacao amaro
80 gr di zucchero

panna montata + zucchero a velo

Mettere a scaldare il latte. Intanto in una terrina mescolate tutti gli ingredienti secchi.
Versare un po’ di latte tiepido alla volta per sciogliere gli ingredienti secchi mescolando con una frusta. Quando saranno ben sciolti senza grumi versare tutte nel tegame del latte e rimettere sul fuoco. Quando inizia a sobbollire spegnere e versare il budino negli stampini. Lasciare raffreddare.
Prima di servire montare della panna con un po’ di zucchero a velo e servire i budini con la panna montata.

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!
Braci&Abbracci



15 gennaio 2014

RAINBOW CAKE PER UN PO' DI COLORE PARTENDO DAL MIO COMPLEANNO!!!!

Avrei dovuto preparare questa torta per il compleanno del mio piccolo, ma poi lui voleva il solito tiramisù e così ho dovuto cambiare i miei programmi….
Però mi era rimasta nei pensieri e allora mi sono detta “dentro ognuno di noi vive latente un bambino”, per cui me la sono preparata per il mio compleanno…
Un successone…
Un’esplosione di colori!!!
…e visto che ero stanca di queste giornate di nebbia e foschia ed avevo una gran voglia di vedere un raggio di sole, penso che questa sia stata la torta giusta…
L’avevo vista da lei, poi cercando sul web che tipo di colori alimentari potevo usare ho visto che anche lei ha una ricetta molto similare, e visto che per me sono bravissime, voglio ringranziarle entrambe!!!!





RAINBOW CAKE
PER FESTEGGIARMI COLORATAMENTE

Vale a dire:
230 gr di burro a pomata
500 gr di zucchero semolato (io 400 gr e forse si può anche calare!!!)
5 albumi a temperatura ambiente (io 150 gr di albumi che avevo avanzato)
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
400 gr di farina per dolci
1 bustina di lievito chimico per dolci
1 pizzico di sale
400 ml di latte a temperatura ambiente
coloranti gel viola, blu, verde, giallo, arancione e rosso

per la bagna:
400 gr di acqua + 5 cucchiai di zucchero
spremuta di 1 arancio

per la farcia e la copertura:
500 gr di panna liquida da montare
400 gr di mascarpone
170 gr di zucchero a velo

In una boule d’acciaio lavorare con le fruste elettriche il burro con metà dello zucchero, poi incorporare anche l’altra metà dello zucchero finché non si ottiene una crema.
Aggiungere un po’ alla volta anche gli albumi sempre mescolando con la frusta elettrica. Alla fine inserire l’estratto di vaniglia.
Ora inserire un po’ alla volta la farina (precedentemente miscelata con il lievito ed il sale) alternata al latte.
Dividere il composto in 6 ciotoline dove unirete un po’ dei colori in gel mescolando i composti fino ad ottenere i colori desiderati.
Io ho usato delle “forme in carta forno” antiaderenti, ma vanno bene altre teglie diam. 22.
Versare i composti nelle varie teglie ed infornarne (io 2 alla volta, partendo dai colori scuri) 170° per 15 mins.
Lasciare raffreddare prima di farcire.
Mentre si raffreddano preparare la bagna (che dovrà raffreddare anch’essa prima di poterla usare), e la farcia.
Per la bagna mettere sul fuoco l’acqua con lo zucchero e lasciarla andare anche dopo il bollore finché lentamente si riduce un po’ diventando un po’ più densa. Aggiungere poi il succo d’arancia setacciato.
Mescolare il mascarpone con lo zucchero a velo ed aggiungere la panna fresca ben montata, con una leccarda facendo attenzione a non smontare la panna!!!
Ora si può iniziare a montare la torta, alternando uno strato colorato con uno strato di crema e con la crema che avanza ricoprire tutta la torta (io ho usato una sàc à poche).

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!
Braci&Abbracci


14 gennaio 2014

PIZZA CON FARINA PETRA3 E MENO DELLO 0,5% DI LIEVITO

Sono tante le farine che provo in cucina e visto che non collaboro con nessuna di esse, i giudizi, positivi o negativi, che mi permetto di dare, sono semplicemente a mio giudizio sindacabilissimo!!!
E dopo questa breve premessa oggi voglio condividere con voi una ricetta del maestro che io ho preparato usando la farina Petra3 del Mulino Quaglia.
In questa ricetta ho usato meno dello 0,5% di lievito di birra sul totale della farina, nonostante i tempi relativamente corti di lievitazione.


PIZZA CON FARINA PETRA3
E MENO DELLO 0,5% DI LIEVITO
Vale a dire:
650 gr di farina Petra3
520 gr di acqua
30 gr di olio EVO
12 gr di sale
3 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di malto d’orzo
farina di semola rimacinata q.b.
olio EVO per ungere le teglie

per le farciture *

Preparare nella planetaria un lievitino con 325 gr di farina, 325 gr d’acqua, il malto d’orzo ed il lievito di birra. Mescolare, coprire con pellicola e lasciare riposare per 1,5-2 h (io a 28°)
Trascorso quel tempo aggiungere la restante farina, metà dell’acqua rimasta ed iniziare ad impastare.
Inserire tutta l’acqua ed il sale e continuare ad impastare con la foglia finché l’impasto non si aggrapperà. A questo punto inserire a filo l’olio e continuare ad impastare ribaltando l’impasto un paio di volte.
Appena l’impasto sarà ben aggrappato sostituire la foglia con il gancio e continuare ad impastare (circa 20-30 mins) finchè tutto l’impasto si sarà staccato dalle pareti lasciandole ben pulite.
Versare sulla spianatoia ed aiutandosi con una spatola in acciaio arrotondare l’impasto prima di rimetterlo nella planetaria coperto con pellicola a lievitare per 3,5-4 ore ad una temperatura attorno ai 28°.
Spolverare abbondantemente con farina di semola rimacinata la spianatoia, versare sopra l’impasto e dividerlo in tre parti.
Dare ad ogni panetto un giro di pieghe a tre (a libro), arrotondare a palla delicatamente per evitare la fuoriuscita dei gas di lievitazione e coprire con una boulle di vetro per 1 ora.
Stendere delicatamente gli impasti sulle teglie (diam.33 cm) leggermente unte, tirando, se necessario, la pasta da sotto per non disperdere i gas di lievitazione.
Preriscaldare il forno alla massima temperatura (250°) e quando sarà ben caldo (circa 30 mins) iniziare a farcire le pizze.
* Nel caso di quella bianca io l’ho infornata direttamente nella parte più bassa del forno per circa 10 mins o comunque finchè il bordo non si è dorato, poi l’ho farcita fuori dal forno con crudo di parma, olive di Gaeta e pomodorini ciliegini.
* Nel caso della pizza margherita farcire col pomodoro, infornare nella parte più bassa per 5-6 mins, farcire con la mozzarella e reinfornare fino a terminare la cottura.
* Nel caso della pizza con mascarpone ed olive taggiasche, ho messo fiocchi di mascarpone , infornato nella parte più bassa del forno per 5-6 mins, farcito con le olive taggiasche, la mozzarella e re infornato fino a terminare la cottura.

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!

La ricetta è stata provata da Maya
Braci&Abbracci



13 gennaio 2014

STO CERCANDO DI ORGANIZZARMI....

So che le feste sono finite, ma sto cercando di riprendere i miei ritmi, organizzandomi tra lavoro, casa, figli e attività fisica (bisogna smaltire gli eccessi e cercare di contrastare la forza di gravità!!!)
Quindi vi lascio questa mattina alcune foto delle mie sfornate natalizie.
E' ovviamente doveroso un grazie al grande aiuto del gruppo
ed ai miei maestri Paoletta e Adriano





9 gennaio 2014

PER CERTE PIZZE NON BISOGNA AVERE FRETTA!!!!

La pizza non poteva mancare per iniziare bene l’anno nuovo.
Questa ricetta è una delle mie tante versioni di pizza al alta idratazione, ma con un minimo uso di lievito di birra (ma si può ancora calare…secondo me!!!!).
Ovviamente per fare questa pizza non bisogna avere molta fretta, perché i tempi di preparazione e soprattutto di lievitazione sono molto lunghi.



PIZZA AD ALTA IDRATAZIONE

Vale a dire:
580 gr di farina 0 Mulino Rossetto
460 gr di acqua
5 gr di lievito di birra fresco
5 gr di malto d’orzo
5 gr di sale
20 gr di olio EVO
5 gr di bicarbonato
3 gr di succo di limone
farina di semola rimacinata q.b.

Iniziare preparando una biga direttamente nella ciotola dell’impastatrice con 200 gr di farina, 200 gr di acqua, il lievito di birra ed il malto d’orzo.
Mescolare, coprire con pellicola e lasciare lievitare per circa 1,5-2h o finché l’impasto non sarà cresciuto ed inizieranno a formarsi al centro i primi solchetti.
A questo punto azionare l’impastatrice con la foglia a velocità minima e versare 230 gr d’acqua, 200 gr farina il sale e la restante farina (180 gr). Aumentare la velocità ribaltando ogni tanto l’impasto e lasciare andare finché l’impasto non inizierà ad incordare (una mezz’ora buona).
Intanto preparare un emulsione con l’olio, il bicarbonato ed il succo di limone.
Quando l’impasto sarà incordato versare a filo l’emulsione.
Sostituire la foglia con il gancio e far ripartire la macchina finché l’impasto non si aggrapperà tutto al gancio lasciando pulite le pareti della planetaria.
Mettere sulla spianatoia, dare la forma di palla aiutandosi con una spatola e terminare mettendo l’impasto in una terrina unta. Coprire con pellicola e lasciare riposare 30-40 mins prima di mettere in frigo per 20 ore (preparato l’impasto la sera per poter mangiare la pizza la sera seguente).
Alle 15,00 tirare fuori dal frigo l’impasto e lasciare a temperatura ambiente per almeno 3-3,5 ore.
Rovesciare sulla spianatoia spolverata con farina di semola rimacinata e dividere l’impasto in 3 parti.
Ad ogni parte fare un giro di pieghe a tre (a libro) coprire e lasciare riposare una mezz’ora (indicazioni della Ale) e poi arrotondare delicatamente per evitare la fuoriuscita dei gas di lievitazione.
Coprire i 3 impasti con altrettante ciotole e lasciare lievitare fino al raddoppio (dipende dalla temperatura ambiente, nel mio caso quasi 2 ore).
Stendere i tre impasti in 3 teglie ben unte tirando l’impasto da sotto sempre per evitare di far uscire i gas di lievitazione, coprire con pellicola per una mezz’ora.
Nel frattempo accendere il forno al massimo (250° il mio forno), deve essere ben caldo!!!
Farcire con passata di pomodoro (la mia era casalinga!!!), infornare nella parte bassa del forno per circa 8 mins, poi guarnire con la mozzarella a pezzettoni e reinfornare al centro del forno fino a totale cottura (io le olive taggiasche le ho aggiunte fuori dal forno!!!)

Il gioco è fatto, ed il piatto è servito!!
Braci&Abbracci



UNA VALIDA ALTERNATIVA ALLA PIZZA... IL KHACHAPURI

  La mia proposta per oggi è il KHACHAPURI una valida alternativa alla pizza. L'idea è quella di Viviana del blog “cosa ti preparo per ...